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Le 7 leggende sul fotovoltaico che usano contro di te per fregarti (o per provarci).

Il settore del fotovoltaico, sebbene salito prepotentemente alla ribalta da più di un decennio, è sicuramente ancora un settore che si può considerare emergente e dove l’ignoranza tecnica, tra chi compra e chi vende, la fa da padrona.

Se da una parte è abbastanza normale avere un possibile acquirente che non “capisce di fotovoltaico” (del resto sono il primo ad ammettere che, per esempio, non mi intendo di auto quando vado ad acquistarne una o metterci mano in genere!).

Dall’altra parte della staccionata non è altrettanto scusabile avere un venditore che non conosce le basi del mondo fotovoltaico … ma questa è un’altra storia.

Ciò di cui voglio oggi scrivere è quanto scaturito in anni dall’accoppiata d’assi “nuovo settore-incentivi a pioggia”.

E’ da diverso tempo che infatti ho il desiderio di mettere nero su bianco ed elencare le 7 leggende sul mondo fotovoltaico (che lo affliggono)!

Non perché sia poi così interessante fare questo tipo di esercizio … ma perché queste 7 leggende sono i principali ambiti oscuri entro i quali si muovono, quasi indisturbati, i venditori improvvisati di fotovoltaico.
 

Sono i 7 principali argomenti sui quali tu che leggi devi rizzare le antenne.

Sono i 7 fondamentali allarmi che ti avviseranno se di fronte hai un professionista o un truffatore.

Si, perché chi cerca di venderti un impianto fotovoltaico (che sicuramente non costa qualche decina di euro) e non è un esperto, è definitivamente una persona che sta cercando di truffarti.

Bando ai preamboli, doverosi a dir la verità, e partiamo ad elencarli tutti e 7!

Le celle fotovoltaiche sono tutte cinesi!

Le celle fotovoltaiche sono tutte cinesi e quindi perché spendere qualche soldo in più per un pannello che alla fin fine ha lo stesso cuore di un altro meno costoso?

Palle! … o meglio, embeee!?

Questa è la prima bugia o argomento del peggior venditore di fotovoltaico (tipicamente un generalista che vuole scroccare un contratto nel mondo del fotovoltaico) che tu possa trovare.

Questa è la prima leggenda creata ad hoc per giustificare il bassissimo prezzo di un impianto fotovoltaico!

Insomma, l’arma che usa il venditore che cerca di vendere schifezze ad un prezzo (che sembra) stracciato!

E’ vero che l’80% della produzione di celle proviene dal sud-est asiatico, ma vi sono alcune storiche aziende che hanno investito parecchi soldini nel loro intero ciclo produttivo o che si affidano a produttori di alto livello.

Anche nel sud-est asiatico infatti vi sono aziende più o meno rinomate che producono prodotti (celle) di qualità più o meno elevata.

Un pannello cinese è sicuramente inferiore ad un pannello Made in EU!

Altra bugia! Non è vero!

Questa è la tipica leggenda intorno alla quale si muove il venditore che propone “qualità” EU scadente a prezzi alti!

Esistono diversi produttori cinesi che piazzano sul mercato ottimi pannelli e dall’altra parte esistono diversi produttori europei (anche italiani) che, invece, assemblano semplicemente delle schifezze made in china o che producono moduli obsoleti!

E’ vera tuttavia la seguente:

“la qualità cinese ha più o meno lo stesso prezzo della qualità made in EU!”

e ancor di più:

“il costo delle schifezze MADE IN EU può essere superiore alla qualità MADE IN CHINA” 

I pannelli in monocristallino sono migliori di quelli in policristallino e/o viceversa!
Eccola una delle teste di ariete che viene maggiormente utilizzata dal venditore volpe alla bisogna!
 
Del venditore che, non sapendo come differenziarsi sul mercato, decide di votarsi alla causa della tecnologia utilizzata dal suo produttore di fiducia! 
 
C’è chi asserisce una cosa, chi l’altra … c’è chi (addirittura!) promuove il film sottile per il residenziale!
 
Insomma, ognuno è scudiero della propria tecnologia e ovviamente demonizza tutto il resto!
 
Non esiste un pannello migliore a prescindere dalla tecnologia utilizzata, esiste per ogni necessità il pannello più adeguato.  
 

Per questo particolare argomento ho scritto un intero articolo al riguardo:

Per un contatore da 3 kW devi installare un impianto da 3 kWp!

No … direi proprio di no!

Altra bugia che tipicamente utilizza il venditore truffaldino per giustificare l’acquisto di un impianto fotovoltaico che non è necessario.

Perché? Semplice, il dimensionamento di un impianto fotovoltaico NON è fatto leggendo la potenza di fornitura contrattuale!

Il dimensionamento si fa conteggiando i kWh (energia) che saranno necessari all’utenza, di seguito troverai un articolo scritto ad hoc:

E’ il caso tipico delle case vacanza!

Capita infatti molte volte di avere a che fare con delle utenze con potenza contrattuale pari a 3 kW e consumi molto bassi (inferiori anche ai 2000 kWh/anno).

Per questo tipo di case, un impianto fotovoltaico da 3 kWp è, il più delle volte, sovradimensionato e sarebbe auspicabile proporre un impianto di potenza inferiore, impianto che porterebbe meno guadagni al truffatore di turno.

Un pannello vale l’altro!

No, assolutamente no!

Le schede tecniche dei pannelli fotovoltaici si assomigliano un po’ tutte e capisco bene che all’occhio del cliente due qualsiasi pannelli fotovoltaici, marchiati da produttori sconosciuti, possano sembrare perlopiù identici tra loro.

Sebbene il mondo del fotovoltaico sia abbastanza giovane, esistono dei produttori che si possono definire storici.

In sostanza, la scheda tecnica di un modulo prodotto da una azienda leader del settore e di un modulo prodotto da un’azienda improvvisata possono essere anche simili, ma vi assicuro, non rappresentano la stessa qualità e affidabilità.

Non conviene più “vendere” l’energia all’ENEL!

Ecco la tipica bugia che utilizza il venditore che ti vuole vendere un sistema di accumulo senza neanche fare due calcoli!

Partiamo subito dal presupposto che l’ENEL non ha mai acquistato energia e che quindi si tratta di una inesattezza.

La frase “non conviene più vendere l’energia” non deve essere confusa con la “non conviene immettere energia in rete”!

Si, perché le due cose sono molto differenti tra loro.

L’energia prodotta, e non auto consumata, è immessa in rete e per un tipico impianto fotovoltaico di tipo residenziale viene valorizzata tramite lo Scambio sul Posto.

L’energia immessa in rete ha però due tipi di valorizzazione, quella immessa e prelevata (scambiata) e quella immessa e non prelevata (eccedenza).

Se le eccedenze, è vero, sono pagate “poco”, l’energia scambiata ha invece un valore di tutto rispetto.

E quindi?

E’ indicato installare un impianto fotovoltaico la cui energia immessa in rete venga valorizzata il più possibile come “scambiata”.

In sostanza un impianto dovrà produrre l’energia utile (o poco più) all’utenza che lo ospiterà.

Se manca la corrente nella rete, l’impianto continua a produrre!

Qualsiasi impianto fotovoltaico di tipo “on grid” (ossia, collegato alla rete dell’ente distributore) è obbligato a utilizzare inverter certificati CEI 0-21.

In soldoni: un inverter CEI 0-21 (e quindi l’impianto fotovoltaico che lo ospita) DEVE disconnettersi appena i parametri di rete sono al di fuori di certi range prefissati dall’ENEL (ora e-distribuzione).

Se “manca” l’energia sulla rete un impianto fotovoltaico si disconnette automaticamente per poi riallacciarsi appena i parametri della rete lo renderanno possibile.

A meno che tu non abbia in progetto un impianto con carichi privilegiati o qualcosa di tipicamente più complesso di quello che gira per la maggiore sul mercato, questa è l’ultima delle bugie di cui ho voluto raccontare! 

Con questo articolo ho cercato di raccontare quali sono le più grosse bugie che si raccontano nel mondo del fotovoltaico, ma purtroppo devo confessare che ve ne sono di tante altre e altrettanto pericolose.

Spero che questo articolo ti sia risultato utile e ti invito a leggere gli altri che troverai all’interno del blog.

 
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