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In cosa consiste la manutenzione di un impianto fotovoltaico?

Anche tu stai pensando al fotovoltaico e ti stai ponendo le tipiche domande di chi come te sta per affrontare il primo e più importante passo verso l’autonomia energetica? Anche tu sei arrivato al punto di domandarti: “cosa succede dopo che ho installato l’impianto”? … una volta che è “partito”, me ne posso dimenticare oppure dovrò cullarlo come un poppante?

Un impianto fotovoltaico, una volta installato, ha come unico scopo quello di produrre energia elettrica per alimentare e coprire il fabbisogno energetico dell’utenza che lo ospita, più la produzione dell’impianto risulterà essere buona, stabile e duratura e più l’investimento risulterà essere vincente.

Se da una parte il primo passo è quello di selezionare correttamente i materiali costituenti il sistema e un’azienda che possa garantirti un’adeguato pacchetto “chiavi in mano”, i passi successivi sono quelli di mantenere efficiente e produttivo l’impianto fotovoltaico e i componenti stessi.

Quando si parla di manutenzione di un impianto fotovoltaico si sentono le più disparate delle teorie; il fotovoltaico è in sostanza un impianto elettrico e tutto sommato non ha bisogno di chissà quale cura e tipo di manutenzione, ma alcune semplici operazioni ricorrenti saranno necessarie per dargli buona e lunga vita.    

In cosa consiste la manutenzione
di un impianto fotovoltaico?

manutenzione impianto fotovoltaico

Per semplificare il discorso, un impianto fotovoltaico si può pensare come un sistema suddiviso in tre aree principali.

  1. Campo fotovoltaico – l’insieme dei moduli fotovoltaici e del loro sistema di posa
  2. Sistema di conversione/accumulo – i dispositivi che trasformano/gestiscono  l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici e la rendono utilizzabile dall’utenza elettrica che ospita l’impianto (casa o azienda)
  3. Quadri/cavi elettrici – i quadri che contengono al loro interno i dispositivi di sezionamento e protezione, le linee elettriche di collegamento tra moduli fotovoltaici e sistema di conversione/accumulo e di collegamento all’impianto elettrico esistente.

Premesso ciò, in cosa consiste la manutenzione di un impianto fotovoltaico?

Semplice, mantenere in efficienza tutto ciò che  è descritto nei tre punti sopra elencati.

Mantenere in efficienza il campo fotovoltaico e loro sistema di posa, il sistema di conversione/accumulo e i quadri/cavi elettrici. 

Manutenzione Campo fotovoltaico.

I pannelli fotovoltaici non sono organi in movimento e quindi non necessitano di chissà quale attenzione, c’è chi consiglia una loro frequente pulizia, ma, per quanto mi riguarda, in generale non si tratta di un buon consiglio e questo principalmente per tre motivi.

La pulizia dei pannelli il più delle volte può risultare pericolosa.

La pulizia dei pannelli se fatta in maniera errata (con attrezzatura e/o con acqua/detergenti non adeguati ) può creare più danni che benefici.

Se parliamo di un impianto fotovoltaico di tipo residenziale o comunque di piccola taglia, la perdita di produzione dei moduli fotovoltaici dovuta alla loro sporcizia non è tipicamente tale da giustificare il costo per l’operazione di pulizia.

Quando i pannelli sono installati correttamente (inclinati) e sono di qualità non hanno grandi necessità di essere puliti, le piogge infatti in genere li riportano ad essere luccicanti e brillanti!

Ciò non toglie che una pulizia eseguita correttamente (con detergenti adatti e mai acqua di rete che potrebbe lasciare la patina di calcare sui pannelli) prima del periodo di maggior produzione male non fa e che si possa valutare la sua necessità controllando la produzione dell’impianto.

Va da se che la pulizia dei pannelli è tanto più necessaria quanto è più grande l’impianto che li ospita e quanto più una perdita di produzione potrà giustificare il costo sostenuto per la pulizia stessa.

A mio modo di pensare, risulta essere più importante assicurarsi che sotto i pannelli non si formino dei depositi di materiale che possano compromettere non tanto la produzione quanto la sicurezza.

Bisogna assicurarsi quindi che lo spazio sotto i pannelli sia sufficientemente pulito e libero da fogliame o quant’altro in modo da non innalzare la temperatura di esercizio e creare quindi problemi di sicurezza.

Mi sento inoltre di consigliare, ogni circa 5 anni, la verifica del corretto serraggio dei pannelli sulla struttura di supporto e la solidità complessiva della struttura stessa.

Manutenzione Sistema di Conversione/Accumulo.

L’esame a vista dell’inverter e del sistema di accumulo è una pratica da fare abbastanza di sovente ed è questo il motivo per il quale sconsiglio sempre la loro installazione in sottotetti o posti dove non risulterebbero essere facilmente raggiungibili.

Inoltre, sapere quanto deve produrre il proprio impianto (per quanto mi riguarda consegno sempre alla fine d’installazione il progetto con la stima di produzione) e quanto lo stia facendo è a tutti gli effetti la miglior pratica di manutenzione che uno possa seguire.

Quindi:

  • ogni 3/4 giorni, verificare “a colpo d’occhio” se l’inverter/sistema di accumulo è in funzione, soprattutto durante le ore di sole;
  • ogni 2/3 mesi, leggere i dati di produzione e paragonarli con quanto stimato e verificare i possibili allarmi;

Quelle appena elencate, sono le pratiche di manutenzione che reputo più importanti per un impianto fotovoltaico.

Il tutto è ovviamente semplificato se si ha un sistema di monitoraggio, ma anche in questo caso reputo l’esame in loco sempre la miglior pratica.

Manutenzione Quadri/ Cavi Elettrici.

I quadri elettrici contengono tutti quei dispositivi necessari per il sezionamento e la sicurezza dell’impianto. La manutenzione consiste nel verificare la funzionalità di tali dispositivi.

in particolare, saranno da mantenere efficienti il/i sezionatori di corrente continua (separano i pannelli fotovoltaici dall’inverter), i sezionatori in corrente alternata (separano l’impianto fotovoltaico dall’impianto elettrico dell’utenza) e controllare che i fusibili e gli scaricatori di tensione siano funzionanti.

Nel caso di impianti con potenza superiore agli 11,08 kWp sarà da verificare la funzionalità del Sistema di Protezione di Interfaccia (obbligatoriamente esterno all’inverter).

Per quanto riguarda i sezionatori, consiglio di verificare con cadenza annuale che svolgano il loro compito; quindi, con inverter acceso, verificare il suo corretto spegnimento una volta che il sezionatore di corrente alternata sarà “staccato” e che segnali l’assenza di luce una volta sezionata la parte in corrente continua.

Consiglio sempre di verificare la funzionalità degli scaricatori (tipicamente  cambiano colore una volta bruciati) e dei fusibili (è necessario un semplice tester oppure interagire con l’inverte in modo da esaminare se è presente la corrente di ingresso per ogni stringa).

Per quanto riguarda invece le linee di collegamento tra moduli fotovoltaici e sistema di conversione/accumulo e tra sistema di conversione/accumulo e utenza elettrica, sarà necessario verificare che con il tempo non risulti compromesso l’isolante dei cavi. Porre quindi particolare attenzione alle discese dal tetto che sottoposte a intemperie potrebbero essere oggetto di sfregamenti che darebbero vita a problemi di isolamento. 

Quelle appena elencate sono le attività consigliate e necessarie per fare una corretta manutenzione ad un impianto fotovoltaico, ma, come detto inizialmente, è fondamentale partire con il piede giusto!

Infatti, si può compiere la più scrupolosa delle manutenzioni possibili ma se un impianto fotovoltaico è installato e/o pensato male ci sarà poco da fare.

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